Le controversie familiari sono una delle sfide più difficili da affrontare, non solo per le persone coinvolte direttamente ma anche per coloro che li aiutano a risolverle.
Quando si tratta di problemi familiari, le emozioni possono prendere il sopravvento e complicare il processo di risoluzione.

Se si sta affrontando una controversia familiare, è importante sapere che esistono diversi modi per gestirla in modo efficace e ragionevole.

Il primo passo per gestire un problema in famiglia è una comunicazione aperta e onesta.
È importante che tutte le parti coinvolte esprimano le loro preoccupazioni e le loro esigenze in modo chiaro e rispettoso e che tutti siano comprensivi e collaborativi,
La comunicazione è spesso la chiave per evitare malintesi e risentimenti futuri.

Nelle discussioni più intense è difficili, si può ricorrere alla presenza di una figura esterna che valuta e interagisce in modo oggettivo un avvocato che come accade nel nostro studio, l’avvocato specializzato in diritto di famiglia, fornisce supporto a livello legale, di mediazione e si occupa della rappresentanza legale

Arrivati a questo punto abbiamo tre possibili scenari:

1. La mediazione: il mediatore aiuta le parti coinvolte a trovare un accordo soddisfacente, ma non prende decisioni per loro, è spesso utilizzata come un’alternativa meno stressante alla risoluzione giudiziaria delle controversie familiari.
   Il mediatore aiuta a lavorare insieme per trovare una soluzione che soddisfi le esigenze di entrambi i lati (questa soluzione può includere un accordo sulla custodia dei figli, la divisione dei beni e delle proprietà e altre questioni pertinenti);
2. La negoziazione: la negoziazione coinvolge una discussione tra le parti coinvolte, con l’obiettivo di raggiungere un accordo soddisfacente.
   Le parti possono negoziare le condizioni dell’accordo, come la custodia dei figli, la divisione dei beni e delle proprietà, il sostegno finanziario e altri aspetti importanti della questione in discussione, in questa fase si è sempre accompagnati da un avvocato in rappresentanza;
3. Ricorso al giudice: se tutte le altre opzioni falliscono, il ricorso al giudice è l’ultima opzione.
   Quando le parti non riescono a raggiungere un accordo, il giudice può emettere un ordine di custodia, una decisione sulla divisione dei beni e delle proprietà, e altre decisioni legali pertinenti alla questione in discussione.
   Ogni soggetto come nella fase precedente avrà un avvocato in rappresentanza che farà valere i suoi diritti.